Un punto di vista

Vorrei condividere la mia idea di fotografia. Non voglio parlare di tecnica, macchine fotografiche, obiettivi, sono informazioni che ormai si possono trovare ovunque e sono alla portata di chiunque…ma della vera e profonda essenza della fotografia, che è un’arte per esprimere la propria visione del mondo.

Sono anni che fotografo, anni che cerco la mia personalissima interpretazione di quella che chiamiamo realtà, anni che sperimento e mi sembra di non arrivare mai a un dunque. A volte è frustrante, ma poi mi rendo conto che è così che deve essere. La nostra fotografia è la nostra interiorità, e noi siamo esseri in continuo cambiamento ed evoluzione ed è quindi normale che le nostre immagini cambino con noi.

E’ questa la fotografia di cui voglio parlare. La fotografia come esteriorizzazione della nostra realtà interiore, del nostro sentire, del nostro interpretare la vita. E’ quindi una fotografia strettamente legata alla spiritualità, per chi ci crede, o comunque al nostro mondo interiore. Le cose non possono andare separate perché ogni forma di arte è una forma di espressione di sé. Ed è anche una forma di conoscenza di sé, poiché spesso è l’atto di creazione stesso che ci serve per conoscerci, più che per arrivare effettivamente ad un risultato finale.

Ragazzo con i rasta che cammina su un prato, sullo sfondo calanchi

Espressione del Sé

Quando si fotografa è importante seguire l’istinto, la pancia. La spinta che sentiamo venire da dentro quando ci troviamo di fronte ad una realtà che in qualche modo parla di noi. Cosa intendiamo quando parliamo del Sé? Non la nostra mente, non il nostro corpo. E’ quella profonda parte di noi che spesso non lasciamo nemmeno emergere, la nostra essenza pura e incontaminata, libera dai condizionamenti esterni. E’ quella che ci spinge a prendere in mano la macchina e scattare. Per questo è importantissimo saper riconoscerlo e ascoltarlo in mezzo a tutte le voci che ci affollano la mente. C’è senz’altro una forte componente inconscia nel Sé, per quello è importante seguirla e in seguito osservare le nostre immagini. Forse ci diranno qualcosa di noi che non immaginavamo o non avevamo preso in considerazione. La fotografia di pancia è fondamentale per osservarci e capirci davvero in profondità.

Realtà esteriore e realtà interiore

Ognuno ha il suo personalissimo modo di percepire e tradurre la realtà. In altre parole, potremmo dire che ognuno crea la realtà a modo suo, a seconda delle proprie percezioni e schemi mentali. Quindi, quando fotografiamo e cogliamo un frammento di realtà, che realtà stiamo andando a raccontare? La fotografia non è così oggettiva come potrebbe sembrare, solo perché cattura tramite un automatismo qualcosa che potrebbe sembrare uguale per tutti. In realtà non è così. Quello che vado a fotografare sarà necessariamente contaminato dal mio filtro personale, dal mio gusto e dalla mia selezione. La realtà esteriore è creata dalla realtà interiore. Ancora di più la fotografia è creata dalla realtà interiore.

Sole che sorge sui colli di Urbino, nebbia e cielo arancione

La visione

Cosa intendo di preciso con “visione”? Potremmo descriverla come l’immagine ideale migliore che possiamo avere di noi stessi, della nostra vita e del mondo che ci circonda.
Questa visione, se sei davvero in linea con te stesso, si manifesta in tutte le tue azioni. E sicuramente nelle tue creazioni.

E’ importante che le tue fotografie siano sempre VERE. Che parlino di te, che esprimano la tua VERITA’. Che illustrino la tua prospettiva, il tuo punto di vista. Sii sempre sincero, sii limpido e trasparente. Non puntare alla bellezza, punta alla sincerità. La bellezza è soggettiva, ma la tua essenza più profonda non può seguire dei parametri. L’unica cosa che ti deve importare è di trovare te stesso e mostrarlo al mondo.

Sentirsi liberi

La fotografia è libertà. Quante volte mi sono sentita ripetere che bisogna trovare il proprio stile, il proprio timbro di riconoscimento, e mi sono sforzata e sentita obbligata a incasellarmi in una direzione, togliendomi ogni libertà di sperimentazione. Col tempo ho capito che l’unica cosa che davvero conta è la libertà di esprimere ciò che si sente e ciò che si è in questo preciso momento, nel preciso momento in cui si scatta una foto. Adesso sono così, ieri ero diversa, domani non lo so. Oggi voglio dire questo, voglio mostrare questo, domani voglio essere libera di svegliarmi ed essere una persona diversa, con altre cose da dire. Quindi sperimenta, fai sempre ciò che ti fa sentire più ispirato in questo momento, QUESTO MOMENTO è l’unica cosa che conta davvero.

Sole che tramonta sul mare in Sicilia, uomo che rema

In continuo cambiamento

Per questo la nostra fotografia, se realmente nostra, non può restare uguale a sé stessa a lungo. Siamo esseri in continuo mutamento: ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo, siamo già diversi da quello immediatamente precedente. Magari una base, una forma, uno stampo nostro rimane ma il contenuto, il pensiero può e deve cambiare. Questo non può che riflettersi nelle nostre immagini. Non temere di sperimentare, cambia forma, contenuto, prova, evolvi, trova quello che ti piace e che ti rappresenta ma non in assoluto. ORA. E’ l’unico momento che esiste realmente.

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